I periodi di transizione, come tutte le metamorfosi, possono essere molto complessi anche se voluti, conosciuti, ciclici o ripetitivi.
Pensiamo ad esempio alle stagioni. Le attendiamo con ansia sia in positivo che in negativo, e una volta arrivate viviamo il mutamento della natura con emozioni molto presenti in noi sia a livello conscio che inconscio. Noi mutiamo assieme a lei e la pelle che ogni tot di mesi lasciamo dietro di noi ci fa vivere qualcosa.
Perchè c’è questa condizione? Perchè l’instabilità, il continuo dubbio, lo spostarsi continuo delle cose spaventa ma è contemporaneamente parte della vita, del nostro cerchio. E quindi cosa possiamo fare per prendere il buono da questi mutamenti imprescindibili che accadono nella nostre vite? Accoglierli e rigenerare le nostre energie ogni volta che essi portano una nuova condizione.
Più facile a dirsi che a farsi mi direte, e io risponderò: vero! Ma lo yoga come in molti passaggi della nostra vita può darci una mano a smussare un po’ gli angoli di questi difficili (o magari no) periodo di transizione.
Come per ogni stagione anche l’Autunno ha le sue caratteristiche che riflette un po’ su di noi.
La natura si prepara a rigenerarsi per l’anno successivo, lasciando andare tutto quello che ormai non le serve più e si prepara a ritrarsi per la nuova rinascita l’anno successivo. E noi siamo un po’ simili con la voglia di rintanarci in casa, di andarcene un po’ in letargo, con le energie che dopo l’esplosione estiva si ritraggono e diventano più intime cercando ristoro in quello che è il nostro intimo, la nostra parte più personale eliminando ciò che non serve ma concentrandoci su ciò che è più silenzioso e riflessivo.
Ed è per questo che questo mese voglio proporvi una pratica di “Saluto all’Autunno” coniato dall’insegnante Gabriella Cella, efficace e benefica per favorire il sistema circolatorio ed equilibrare quello tiroideo.
ASANA ED ESECUZIONE
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Portati in posizione seduta con le gambe distese, inspirando porta le mani giunte al cuore in Anjali Mudra.
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Espirando scivola indietro con la colonna portando ad appoggiare solo la zona lombare.
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Inspira ed espira scendi completamente al suolo portando tutto il corpo a terra in Savasana.
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Inspira solleva il bacino e sostienilo con le mani.
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Espirando piega le ginocchia e appoggiale sulla fronte, posizione del solco.
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Inspira e porta le gambe verso il cielo in Salamba Sarvangasana, resta in questa posizione anche per l’espirazione.
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Inspirando divarica le gambe in Salamba Sarvangasana.
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Espira piega le ginocchia e porta le piante dei piedi ad unirsi.
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Inspirando riporta le gambe verso il cielo in Salamba Sarvangasana.
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Espirando torna nella posizione del solco con le ginocchia sulla fronte.
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Inspira ed Espirando torna con il busto al suolo distese lungo il corpo con i palmi verso il cielo e le ginocchia piegate con le piante a terra.
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Distendi le gambe, porta le mani sotto al bacino, punta bene i gomiti in terra e spingi verso il cielo il petto come se venisse sollevato dall’alto. Contemporaneamente la cima della testa punta verso terra, inspirare qui.
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Espira e torna a distenderti completamente in Savasana.
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Porta le mani al petto premendole con forza l’una contro l’altra, ora con un’inspirazione solleva prima il busto e poi le gambe tese in Navasana.
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Espirando portati in posizione seduta a gambe incrociate e mani sulle ginocchia.
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Inspira e ruota la testa verso sinistra mantenendo il resto del corpo immobile.
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Espira e torna al centro.
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Inspira e ruota verso destra, con l’espirazione torna al centro.
Vi aspetto dunque sul tappetino per praticare insieme questo bellissimo e rigenerante Saluto all’autunno.
Buona Pratica!