In questo sito così come in molti altri di Yoga avrai sentito spesso parlare dell’importanza che il respiro ha per la pratica. Non solo per quanto riguarda l’afflusso costante di ossigeno che porta al corpo ma anche per quello che riguarda la purificazione di esso e la profonda pulizia sanguigna. Uno degli esempi principe di quello che ti sto introducendo è, proprio “Bhastrika Pranayama – Il respiro di Fuoco” una respirazione molto purificante e attivante, che ha origine proprio dal nostro ombelico.
Ma cos’è più nel dettaglio Bhastrika? La sua traduzione è “Mantice o Soffietto” e di fatto l’effetto che proveremo sul nostro corpo, e che dovremo andare a simulare, è proprio simile a quello di un mantice da fabbro che soffia.
Il nostro ombelico si allontanerà con vigore dalla colonna vertebrale in inspirazione, prendendo aria dal naso, e si avvicinerà in espirazione, buttando fuori aria dal naso; questa azione verrà ripetuta in maniera costante e senza interruzioni in Kumbakha (ritenzione del respiro). Il fatto che Bhastrika vada eseguita con azioni ritmate e senza pause non deve però portarci a fare degli errori molto comuni come: andare in apnea e muovere solo la zona ombelicale a livello muscolare e/o scheletrico, accelerare troppo la respirazione per avere “fretta” di raggiungere gli obiettivi che idealmente ci siamo prefissati, invertire il movimento di allontanamento e avvicinamento dell’addome alla colonna nelle fasi di inspirazione ed espirazione.
Per raggiungere un certo tipo di velocità con naturalezza ci vuole tempo, non sarà naturale all’inizio avere una velocità adeguata se prima non si capisce, studia e impara bene, la tecnica.
Tre accorgimenti fondamentali dunque prima di iniziare a spiegare questo bellissimo Pranayama:
- Non avere fretta, la calma è la virtù dei forti diceva qualcuno e diceva bene e questa respirazione ne è la prova. Se inizi con il tuo tempo a capire come eseguire nella maniera corretta la respirazione, poi la tua velocità arriverà senza che neanche te ne accorga.
- Rilassa l’addome nella fase di Inspirazione, solo così il diaframma potrà scendere e permettere ai polmoni di riempirsi di nuovo.
- All’inizio non fare grandi respiri né in entrata né in uscita, ascolta il tuo corpo, non andare mai né in debito, né in eccesso d’aria.
Pronti? Iniziamo
- Portiamoci in posizione seduta comoda, che sia a gambe incrociate in terra o su una sedia non importa, l’importante è che abbiamo la schiena completamente estesa per lasciare spazio al diaframma di muoversi liberamente.
- Da qui chiudiamo o socchiudiamo gli occhi e iniziamo molto gradualmente a percepire l’aria che entra dal naso e scende fino all’ombelico. E sempre con i nostri tempi iniziamo ad inspirare in maniera un po’ più energica dal naso allontanando l’ombelico dalla colonna vertebrale, ed espirando avviciniamolo nuovamente alla colonna senza fare in modo che si trattenga l’aria fra l’inspirazione e l’espirazione.
- Man mano che prendiamo confidenza con questa respirazione iniziamo ad aumentare il ritmo e quindi la distanza fra inspirazione ed espirazione diminuisce, accelerandola sempre di più fino a che non diventa fluida e senza strani scatti dovuti alle contrazioni addominali.
- Quando siamo arrivati al nostro apice di tenuta concludiamo il ciclo facendo una lunga inspirazione e poi trattenendo completamente l’aria (Kumbakha) per qualche istante e poi espiriamo tutta l’aria completamente.
Benefici:
- Purifica il sistema circolatorio apportando una grande quantità di ossigeno al corpo;
- Genera molto Prana – energia vitale, per cui in tutto il corpo si sente una grande sensazione di vigore e di attivazione;
- Rinvigorisce fegato, milza, pancreas e i muscoli dell’addome;
- Migliora la digestione;
- Pulisce i seni nasali;
Controindicazioni:
- Giramenti di testa dovuti all’iperventilazione;
- Aritmia cardiaca a causa dell’eccesso della velocità;
- Affanno;
- Sensazione di avere il diaframma o l’addome bloccato;
- Stai attento nell’eseguire questo Pranayama se hai patologie respiratorie, asmatiche e/o cardiache, consulta sempre prima il tuo medico specialista;
NB tutte queste controindicazioni sono però figlie della fretta e del voler andare subito veloci nell’ esecuzione di questo Pranayama.
A livello sottile va a stimolare moltissimo il terzo chakra, Manipura, il chakra dell’ombelico, andando a creare un grande movimento sia fisico che energetico nella zona addominale.
Bhastrika è in grado di far tornare la giusta energia, il vigore e allo stesso tempo leggerezza anche in giornate in cui siamo veramente a terra, perchè si sa che la forza è nulla senza il controllo!
Se vuoi provare insieme a me i benefici di questo purificante Pranayama ti aspetto sul tappetino con il video che ho preparato sull’argomento.
Buona Pratica!